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Sono qui. In questa stanza grigia e cupa le pareti sono sempre bianche,la luce è sempre opaca.
Ti scrivo come ogni giorno davanti a questo computer;le parole sono scolpite dalla mia mano sinistra che scorre sulla tastiera.
Mi manchi.
Sembra una frase fatta,ma non so cosa darei per riabbracciarti.
E’ difficile nonno; questo periodo mi annebbia le strade che ho davanti.
Tutto mi sembra ripetitivo,tutto mi sembra monotono, ,i posti, il mio banco a scuola, le parole e i discorsi futili delle persone.
Mi hanno stufato le loro stupidaggini, le loro paranoie, i loro problemi.
I punti di riferimento che avevo sembrano essere crollati, non riesco a rapportarmi con nessuno realmente.
Tu lo sai come sono, vendo alla gente qualche sorriso falso, gli dò qualche risata e fingo che come al solito vada tutto bene.
Ultimamente non so cosa mi succede, a scuola va tutto male,a casa ogni sera, ogni giorno sento la voce di papà che mi ripete che non mi applico abbastanza, che mi fa capire che non sono la figlia che lui avrebbe voluto, che non sono perfetta, che non sono abbastanza di tutto.
Ti scrivo perché io so che tu credevi in me, che con te riuscivo a parlare di tutto quello che mi tormentava , di tutto ciò che sentivo, che mi faceva stare male.
Sto morendo, sono stanca di dare confidenza a chi non mi include nei propri pensieri,di portare rancore a chi invece sono indifferente.
Invece con le persone a cui qualcosa di me importa perdo tutto ciò che guadagno in un piccolo momento per le mie disattenzioni.
Sono stanca di star dietro a chi ha pregiudizi per come mi comporto, per i miei atteggiamenti,di chi neanche mi conosce e usa il mio nome a suo piacimento per fare commenti infondati e superficiali.
Mi fanno schifo le stupide convinzioni,la mancata personalità, l’ omologarsi alla massa.
E ogni giorno mi sembra un mese, un eternità.
La notte mi addormento e mi sveglio con l’ingenua speranza che sia un giorno diverso… invece ogni giorno l’unica cosa che cambia è il cielo e la forma delle nuvole.
E mi sento triste, sempre più sola, sempre più persa nelle strade di questa città; una città priva di veri valori, priva di svolte, priva di prospettive o fantasia.
Qui ovunque mi giri vedo solo il grigio piombo delle macchine e dei palazzi…Sono persa in me stessa.
E’ tutto così effimero, così vuoto, così programmato, così maledettamente tratteggiato di monotonia.
Ecco come mi sento, e sono questi i momenti in cui mi rallegra sentire il tuo caldo abbraccio che non spegne il mio sole, perché questo mondo ormai gira a vuoto…però ci sei tu a girare intorno ai miei pensieri, alla mia luce.
Ti sento, nonno, la tua presenza, la tua figura, le tue parole sono sempre lì. Mi incoraggiano anche quando sento che non sto lottando per nulla di giusto, per nulla per cui davvero valga la pena.
La tua mano mi sfiora quando queste notti sono sul cuscino sommersa dalle lacrime che mi rigano il viso. E ci sei.
Così ogni giorno che passa mi faccio in quattro per realizzare pian piano una delle mie utopie…lo faccio per me..e per te nonno. Ti voglio bene ADRY.

A volte mi sono sempre chiesta perché l’ uomo a volte ama chi lo delude,chi lo umilia, chi lo tradisce, chi lo usa, chi non lo ricambia.
Purtroppo la risposta non è precisa, è incomprensibile, è irrazionale.
Perché amiamo chi non ha mai condiviso nulla con noi? Perché amiamo chi abbiamo conosciuto due giorni prima? L’amore ha bisogno per forza di un’altra metà? Esiste l’ amore a prima vista?
Logicamente e razionalmente si dovrebbe amare ci lo ama, ci lo coinvolge in un tutt’uno chiamato vita, ci lo rende partecipi, ci dà certezze, ci dona tutto il suo affetto.
Solo così dovremmo sentirci amati e quindi di conseguenza dovremmo amare .
Purtroppo l’ uomo ha anche una parte irrazionale ( tumos),dominata da istinti soggettivi, da sconvolgimenti interiori.
Così finiamo per invaghirci anche di una persona che conosciamo in una sera, anche di una persona che abbiamo incontrato avantieri in un ristorante o del vicino di casa.
Così tutto si complica perché noi non facciamo altro che basarci su cose effimere, sciocche, su poche parole, su un semplice sguardo,anche su una sola piccola attenzione.
Poi cominciano i guai…diventa tutto strano,tutto paranoico. Poi iniziano le sorprese, le incomprensioni.
C’è chi si illude pensando a un qualcosa che non ci sarà mai, c’è chi cade in amori impossibili oppure non ricambiati, c’è chi è incatenato in un amore proibito, c’è chi magari è ricambiato ma per un motivo o per l’altro non lo saprà mai per colpa dell’ altra persona.
Così si formano tanti nodi che sono difficili da sciogliere nel nostro cuore… nodi contorti,doppi,tutto non ha un senso, una direzione.
E ti senti sconfortato,solo. Nonostante abbiamo persone care che cercano di starci vicino il più possibile, noi ci ritroviamo a fare i conti solo con noi stessi, con i sentimenti che proviamo.
A volte la volontà di liberarcene e di andare avanti c’è e riusciamo a terminare la fase di un innamoramento difficile e complicato.
A volte la situazione dopo un po’ si evolve per il meglio e ci sentiamo amati; però a volte abbiamo solo bisogno di sbattere,sbattere e sbattere la testa contro il muro per capire e per dimenticare un amore.
Quindi tornando alle domande di prima posso solo rispondere che l’ amore non è perfetto, che non sempre è degno di spiegazioni, che non sempre è logica. E’ SEMPLICEMENTE UMANO.

L'amore non ha bisogno d'essere amato per amare, l'amore più bello, più autentico, è quello che dà senza ricevere, che si nutre di sè!!
E così spesso capita di innamorarsi di persone che non ricambiano, forse perchè in fondo, ancora più che di essere amato, l'uomo ha bisogno di amare!!

Davvero bello il primo commento Adry (quello rivolto a tuo nonno). A me è capitato due volte di sentirmi più o meno come dici tu qui sopra, mi sembrava che il mondo continuasse ad andare avanti, la gente intorno a me continuasse ad andare avanti, ed io invece mi ero fermata, ero "uscita fuori" e guardavo tutto come da una finestra. Sentivo la gente parlare e tutto ciò che diceva mi sembrava inutile, vuoto. Poi con il tempo mi sono ripresa ho ricominciato ad interessarmi a quello che mi succedeva intorno ecc... Ma davvero per un pò è stato come se avessi smesso di vivere, andavo a scuola, mangiavo, stavo con i miei amici, ma tutto ciò che facevo era automatico, non c'ero io nelle mie azioni (ok non penso il tuo caso sia così esagerato ). Ma la vita va sempre avanti, sempre, non puoi fermarti, non puoi rinunciare!! (lo so ora sono uscita "fuori traccia" ma il tuo discorso mi ha ispirata molto, spero solo di non averti spaventata troppo!) Continua a cercare di reallizzare le tue utopie, a metterti gioco, a provare e riprovare!!