Il titolo del mio lavoro:
La fine del tempo dei giochi
Il Riassunto:
Quante volte, ascoltando il telegiornale, ci è capitato di rimanere turbati di fronte alle notizie di rapimenti, violenze e omicidi? Ci sentiamo angosciati al pensiero che le vittime siano brave persone con l'unica colpa di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato, proviamo compassione per loro e solidarietà verso le loro famiglie, ma, allo stesso tempo, nel nostro intimo siamo convinti che una tragedia del genere non ci colpirà mai. Perchè, con sei miliardi di persone sulla faccia della Terra, dovrebbe accadere proprio a noi? Più volte mi sono chiesta cosa si provi a vivere un dramma così grande e dalle mie riflessioni è nato questo racconto. Due ragazze, Eliana e Rita, sono amiche fin da piccole, hanno vissuto i momenti più belli della loro vita insieme e si sentono inevitabilmente legate l'una all'altra. È un caldo sabato di luglio, passano la serata insieme, ridono e scherzano, poi, quando si fa tardi, tornano a casa. Rita osserva dalla soglia del palazzo la sua amica che si allontana. È l'ultima volta che la vedrà. Eliana scompare nel buio della notte; non tornerà mai a casa. Parte la ricerca disperanta di investigatori, amici e parenti in un'angosciante corsa contro il tempo. Alla scoperta della polizia seguiranno momenti terribilmente difficili per tutti. Al dolore e al senso di perdita si alternano il tentativo di andare avanti e la paura di dimenticare, il desiderio di conoscere i particolari di una tragedia e il terrore della consapevolezza. La storia viene narrata da Rita, un personaggio che vive allo stesso tempo la paura del destino, l'angoscia dovuta ai brutti presentimenti e il senso di impotenza di fronte al succedersi degli eventi. Questo racconto è dedicato a tutte le donne che hanno subito violenze, ad ogni bambino che è stato privato della propria innocenza e alle persone che soffrono per la perdita di un loro caro.
