chiacchiere col director

director ha scritto:

La parabola della Pizza e della…rosa( il Guru)

C’era una volta e c’è ancora…un Ristoratore, proprietario di un rinomato tempio della gastronomia internazionale frequentato da personaggi importanti, imprenditori, gente strana e frequentante l’high society, il cui grande cruccio, però, era quello di non veder frequentato il suo locale da giovani o da ragazzi che avevano sogni nel cassetto. Era stanco di non veder allegria nel locale…sempre incontri e cene di lavoro, di business, ogni tanti qualche serata di karaoke…non ne poteva più. Doveva ringiovanire il locale…serviva una ricetta gastronomica magica che potesse accattivarsi le simpatie dei giovani. E quale poteva essere la più appropriata se non la mitica Pizza?
Interpellò un giovane il cui sogno adolescenziale era sempre stato quello di fare il Pizzaiolo…gli consegnò le chiavi del locale riponendo in lui tanta fiducia.
Al Pizzaiolo non pareva vero quello che gli stava succedendo e volle organizzare un grande evento per l’i inaugurazione della sua pizzeria . Si mise subito all’opera. Fece l’impasto con la farina più buona, preparò la mozzarella più fresca,condì con la salsa di pomodoro più genuina, utilizzò l’olio più extravergine…insomma, preparò una Pizza “PIÚ”, che più di così non si poteva.
Conclusa la “gestazione” dell’opera d’arte non rimaneva che posarla nel forno ( lentamente, molto lentamente…come se fosse cristallo di swaroski).Alimentò il forno con legna secca conservata sottovuoto a 18-20°C e lo portò ad una temperatura di crociera di 199,5-200 °C … rimase lì a guardarla amorevolmente …la girava e la rigirava, l’avvicinava e l’allontanava dai carboni ardenti facendola cuocere esattamente per 5’ e 38 “ in maniera uniforme ( come consiglia Gennarino Esposito, capo pizzaiolo di Posillipo) …
Tutto era stato perfetto!
Il capolavoro era bell’ e pronto…una Pizza così buona non aveva e non poteva avere uguali dal Regno Unito fino ai giorni nostri… un’apoteosi di sapori ed un festival di colori patriottici si amalgamavano in maniera così sublimale che Egli stesso era ne rimasto estasiato e senza parole …non rimaneva che servirla a tavola.
E qui successe il patatrac. La sala era vuota. Non c’era nessuno che aspettasse a deliziarsi il palato per quella meraviglia gastronomica. Il Pizzaiolo smanioso di dimostrare la propria maestrìa e sicuro che “tutti quelli che stanno là fuori “non aspettassero altro che degustare la sua Pizza…aveva dimenticato (o non lo riteneva necessario ) di invitare almeno gli amici a partecipare alla sua festa.
Ci rimase male. Molto male. Un senso di tristezza si impadronì della sua gioventù anche perché iniziò a capire che aveva sprecato un’occasione o meglio aveva perso un’Opportunità: quella di coronare il suo sogno adolescenziale.

Ragazzi, domenica scorsa NOI e VOI abbiamo fatto un patto per raggiungere un Obiettivo…facciamo ( ma soprattutto, fate) in modo di non perdere un’Opportunità.
Noi ci stiamo credendo!Ci piacerebbe che anche Voi, con la vostra forza giovane vi impegnaste a far diventare importante la vostra… rosa.

“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”

Meditate, ragazzi, meditate!

ma io ci sono rimasta male per il pizzaiolo ç_ç *ipersensibile*

Bellissima...fa proprio riflettere..complimenti director

director ha scritto:

La parabola della Pizza e della…rosa( il Guru)

C’era una volta e c’è ancora…un Ristoratore, proprietario di un rinomato tempio della gastronomia internazionale frequentato da personaggi importanti, imprenditori, gente strana e frequentante l’high society, il cui grande cruccio, però, era quello di non veder frequentato il suo locale da giovani o da ragazzi che avevano sogni nel cassetto. Era stanco di non veder allegria nel locale…sempre incontri e cene di lavoro, di business, ogni tanti qualche serata di karaoke…non ne poteva più. Doveva ringiovanire il locale…serviva una ricetta gastronomica magica che potesse accattivarsi le simpatie dei giovani. E quale poteva essere la più appropriata se non la mitica Pizza?
Interpellò un giovane il cui sogno adolescenziale era sempre stato quello di fare il Pizzaiolo…gli consegnò le chiavi del locale riponendo in lui tanta fiducia.
Al Pizzaiolo non pareva vero quello che gli stava succedendo e volle organizzare un grande evento per l’i inaugurazione della sua pizzeria . Si mise subito all’opera. Fece l’impasto con la farina più buona, preparò la mozzarella più fresca,condì con la salsa di pomodoro più genuina, utilizzò l’olio più extravergine…insomma, preparò una Pizza “PIÚ”, che più di così non si poteva.
Conclusa la “gestazione” dell’opera d’arte non rimaneva che posarla nel forno ( lentamente, molto lentamente…come se fosse cristallo di swaroski).Alimentò il forno con legna secca conservata sottovuoto a 18-20°C e lo portò ad una temperatura di crociera di 199,5-200 °C … rimase lì a guardarla amorevolmente …la girava e la rigirava, l’avvicinava e l’allontanava dai carboni ardenti facendola cuocere esattamente per 5’ e 38 “ in maniera uniforme ( come consiglia Gennarino Esposito, capo pizzaiolo di Posillipo) …
Tutto era stato perfetto!
Il capolavoro era bell’ e pronto…una Pizza così buona non aveva e non poteva avere uguali dal Regno Unito fino ai giorni nostri… un’apoteosi di sapori ed un festival di colori patriottici si amalgamavano in maniera così sublimale che Egli stesso era ne rimasto estasiato e senza parole …non rimaneva che servirla a tavola.
E qui successe il patatrac. La sala era vuota. Non c’era nessuno che aspettasse a deliziarsi il palato per quella meraviglia gastronomica. Il Pizzaiolo smanioso di dimostrare la propria maestrìa e sicuro che “tutti quelli che stanno là fuori “non aspettassero altro che degustare la sua Pizza…aveva dimenticato (o non lo riteneva necessario ) di invitare almeno gli amici a partecipare alla sua festa.
Ci rimase male. Molto male. Un senso di tristezza si impadronì della sua gioventù anche perché iniziò a capire che aveva sprecato un’occasione o meglio aveva perso un’Opportunità: quella di coronare il suo sogno adolescenziale.

Ragazzi, domenica scorsa NOI e VOI abbiamo fatto un patto per raggiungere un Obiettivo…facciamo ( ma soprattutto, fate) in modo di non perdere un’Opportunità.
Noi ci stiamo credendo!Ci piacerebbe che anche Voi, con la vostra forza giovane vi impegnaste a far diventare importante la vostra… rosa.

“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”

Meditate, ragazzi, meditate!

Metafora più che chiara! All'opera.

Davvero una bella storia... Noi ragazzi abbiamo bisogno di stimoli e di metterci in gioco soprattutto.. e se coinvolgiamo tanta gente ancora meglio!

director ha scritto:

La parabola della Pizza e della…rosa( il Guru)

“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”

C'è un furto di copyright! xD Appartiene alla volpe l'ultima frase! xDDD

P.S. effettivamente ci son rimasto male per il poveretto della pizza

Ukeboy ha scritto:

director ha scritto:

La parabola della Pizza e della…rosa( il Guru)

“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”

C'è un furto di copyright! xD Appartiene alla volpe l'ultima frase! xDDD

P.S. effettivamente ci son rimasto male per il poveretto della pizza

In effetti anche io. E' veramente TRISTE.

ma secondo voi 7.000 battute sn poche?

x il racconto intendo

elsa ha scritto:

ma secondo voi 7.000 battute sn poche?

Non so.Secondo me dipende da quello che hai scritto e come l'hai scritto^^

vabbè a tt quelli ke l'hanno letto è piaciuto...xò da 50.000 a 7.000...c'è differenza

mado sn preoccupata -.-

elsa ha scritto:

vabbè a tt quelli ke l'hanno letto è piaciuto...xò da 50.000 a 7.000...c'è differenza

Eh, se poi l'hai scritto così la differenza è improponibile **spara acido**

in ke senso? ke differenza??

Elsa, 50,000 battute è solo un massimo...io credo che non conti la lunghezza del testo,bensì il contenuto ^^ poi io ho scritto alcuni racconti molto brevi ma mi hanno detto che sono stati molto intensi, e che se mi fossi dilungata non avrei ottenuto lo stesso risultato...quindi non ti abbattere!! sono sicura che sarà una storia molto coinvolgente

P.S.: curiosità, da cosa nasce il tuo nickname?

ehm...veramente è il mio nome

Hahaha. xD
Quoto blackstar. E poi a me i racconti brevi piacciono quasi di più...spesso sono più intensi.

elsa ha scritto:

ehm...veramente è il mio nome

Uhhh! *_* Ti spiego, leggo un manga in cui il mio personaggio preferito è una ragazza di nome Elsa (anche se in giappone è Erza, ma non c'entra xD) e quindi volevo sapere se percaso l'avevi preso da lì XP

no no...nn leggo manga veramente, mi piace di più topolino ...cmq vabbè ora sai ke elsa nn esiste solo nel mondo manga

elsa ha scritto:

no no...nn leggo manga veramente, mi piace di più topolino ...cmq vabbè ora sai ke elsa nn esiste solo nel mondo manga

Pure io leggo topolino!

ke bello...ho trovato una persona ke condivide qst mia passione

Monique ha scritto:

elsa ha scritto:

no no...nn leggo manga veramente, mi piace di più topolino ...cmq vabbè ora sai ke elsa nn esiste solo nel mondo manga

Pure io leggo topolino!

Anche io *_* Però preferisco paperino XD

idem...in particolare le storie con anche paperoga e gastone XDXD

elsa ha scritto:

idem...in particolare le storie con anche paperoga e gastone XDXD

Sii mi fanno morire quei due xDxD Paperoga poi!! A volte mi ci rivedo XD in gastone, purtroppo, quasi mai ç_ç

vabbè...cmq si potrebbe fare uno spazio nel forum in cui possiamo dire i nostri hobby ...pure x sapere le cose ke si hanno in comune con gli altri...x esempio, quanti cm me sn scout o suonano uno strumento?
io suono pianoforte e sn il caposq delle tigri...