visto che accomuna tutti voi e... anche me

Lulu ha scritto:

sì ormai topolino prende spunto da ogni cosa Comunque mi ricordo che invece quand'ero piccola il film l'avevano fatto in prima serata!!

Io mi ricordo che l'ho guardato fino all'ultimo anche se morivo di sonno e poi il finale mi ha lasciata un po' amareggiata e dispiaciuta!
Comunque in complesso resta sempre un film molto bello

io lo ricordo a stento il film!! Ero troppo picola L'anno scorso invece a scuola è venuto un attore molto bravo che ha recitato il monologo, è stato davvero molto molto bello!! *.*

Novecento! L'ho letto quando facevo le elementari. Il mio pezzo preferito era in assoluto quello del quadro...l'avevo trascritto ovunque!

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.

sìììììììììì anch'io me la sono scritta sul mio quaderno delle citazioni questa pezzooooooo!! Troppo bello *.*

La colonna sonora è qualcosa di.... non ci sono parole. Ricordo che la suonammo al saggio della scuola media con le diamoniche (che mia nonna chiama diaboliche non avendo tutti i torti) le prime note erano RE MI FA LAAAAAAA ahahahahah

wow che memoria!!

alkx ha scritto:

Novecento! L'ho letto quando facevo le elementari. Il mio pezzo preferito era in assoluto quello del quadro...l'avevo trascritto ovunque!

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.

Bellissima questa citazione!! L'ho ricordata pian piano mentre la leggevo! Fantastico il quadro e il chiodo che si metton d'accordo!!! Troppo divertente!

Monique ha scritto:

alkx ha scritto:

Novecento! L'ho letto quando facevo le elementari. Il mio pezzo preferito era in assoluto quello del quadro...l'avevo trascritto ovunque!

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.

Bellissima questa citazione!! L'ho ricordata pian piano mentre la leggevo! Fantastico il quadro e il chiodo che si metton d'accordo!!! Troppo divertente!

Questo stile mi confonde sempre più!!

Andrew Lloyd Webber ha scritto:

Monique ha scritto:

alkx ha scritto:

Novecento! L'ho letto quando facevo le elementari. Il mio pezzo preferito era in assoluto quello del quadro...l'avevo trascritto ovunque!

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.

Bellissima questa citazione!! L'ho ricordata pian piano mentre la leggevo! Fantastico il quadro e il chiodo che si metton d'accordo!!! Troppo divertente!

Questo stile mi confonde sempre più!!

Io lo adoro.

alkx ha scritto:

Andrew Lloyd Webber ha scritto:

Monique ha scritto:

alkx ha scritto:

Novecento! L'ho letto quando facevo le elementari. Il mio pezzo preferito era in assoluto quello del quadro...l'avevo trascritto ovunque!

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce.
E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.

Bellissima questa citazione!! L'ho ricordata pian piano mentre la leggevo! Fantastico il quadro e il chiodo che si metton d'accordo!!! Troppo divertente!

Questo stile mi confonde sempre più!!

Io lo adoro.

Mentre leggevo mi girava un po' la testa e ho dovuto riprendere qualche frase, ma per il resto è uno stile molto carino. Forse sarebbe ancora meglio se fosse un po' più grande.

Monique ha scritto:

Mentre leggevo mi girava un po' la testa e ho dovuto riprendere qualche frase, ma per il resto è uno stile molto carino. Forse sarebbe ancora meglio se fosse un po' più grande.

quoto!! comunque consiglio la lettura a tutti: è scorrevole e ti prende dentro tantissimo, anche se è un copione teatrale...

IlyVampire92 ha scritto:

"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.

l'essenziale è invisibile agli occhi. mi si sono illuminati gli occhi rileggendo qui questa frase. ne avevamo discusso in un campeggio parrocchiale quest'inverno in montagna, fra la neva che scendeva leggera. perchè forse la bellezza della neve non è il bianco che ricopre tutto, ma il silenzio che essa lascia dietro di se. un silenzio puro, semplice e meraviglioso. come quando guardiamo un quadro e non conosciamo. ci sfuggono tante piccole cose, ci sfugge in particolare il perchè così.... così la neve, vediamo gli effetti, ma non vediamo l'essenza di essa...

Debbie ha scritto:

quest'inverno in montagna, fra la neve che scendeva leggera. perchè forse la bellezza della neve non è il bianco che ricopre tutto, ma il silenzio che essa lascia dietro di se. un silenzio puro, semplice e meraviglioso. come quando guardiamo un quadro e non conosciamo. ci sfuggono tante piccole cose, ci sfugge in particolare il perchè così.... così la neve, vediamo gli effetti, ma non vediamo l'essenza di essa...

Mentre leggevo le tue parole ho ricordato alcune frasi del libro "Neve" di Orhan Pamuk, che descrive la neve proprio come qualcosa di magico, silenzioso, semplice, merviglioso. Mi era venuto il dubbio che forse lo avevi letto anche tu.^_^

Beh certo non ci sarà mai una rosa come quella del piccolo principe nè Baobab che potranno distruggere un mondo.

ho letto copioni teatrali di opere di letteratura latina.....molto moderne già la lisistrata e altre..

Debbie ha scritto:

IlyVampire92 ha scritto:

"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.

l'essenziale è invisibile agli occhi. mi si sono illuminati gli occhi rileggendo qui questa frase. ne avevamo discusso in un campeggio parrocchiale quest'inverno in montagna, fra la neva che scendeva leggera. perchè forse la bellezza della neve non è il bianco che ricopre tutto, ma il silenzio che essa lascia dietro di se. un silenzio puro, semplice e meraviglioso. come quando guardiamo un quadro e non conosciamo. ci sfuggono tante piccole cose, ci sfugge in particolare il perchè così.... così la neve, vediamo gli effetti, ma non vediamo l'essenza di essa...

eheh, mi ricorda qualcosa... XD
è stata veramente una bella esperienza, mi/ci ha insegnato ad osservare con altri occhi la realtà che ci circonda! ^^

Debbie ha scritto:

IlyVampire92 ha scritto:

"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.

l'essenziale è invisibile agli occhi. mi si sono illuminati gli occhi rileggendo qui questa frase. ne avevamo discusso in un campeggio parrocchiale quest'inverno in montagna, fra la neva che scendeva leggera. perchè forse la bellezza della neve non è il bianco che ricopre tutto, ma il silenzio che essa lascia dietro di se. un silenzio puro, semplice e meraviglioso. come quando guardiamo un quadro e non conosciamo. ci sfuggono tante piccole cose, ci sfugge in particolare il perchè così.... così la neve, vediamo gli effetti, ma non vediamo l'essenza di essa...

Che bella riflessione Debbie eh già è proprio così, dopotutto.... dipende, da che dipende, da come guardi il mondo tutto dipe-e-endeeeeee!!

Socrates ha scritto:

ho letto copioni teatrali di opere di letteratura latina.....molto moderne già la lisistrata e altre..

Oddio la Lisistrata. xD Anche troppo moderna. xDDD

ahahahahh bè in effetti, però è divertente come commedia

Monique ha scritto:

Debbie ha scritto:

quest'inverno in montagna, fra la neve che scendeva leggera. perchè forse la bellezza della neve non è il bianco che ricopre tutto, ma il silenzio che essa lascia dietro di se. un silenzio puro, semplice e meraviglioso. come quando guardiamo un quadro e non conosciamo. ci sfuggono tante piccole cose, ci sfugge in particolare il perchè così.... così la neve, vediamo gli effetti, ma non vediamo l'essenza di essa...

Mentre leggevo le tue parole ho ricordato alcune frasi del libro "Neve" di Orhan Pamuk, che descrive la neve proprio come qualcosa di magico, silenzioso, semplice, merviglioso. Mi era venuto il dubbio che forse lo avevi letto anche tu.^_^

no non lo avevo letto... ma lo prendo come consiglio di lettura. grazie