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 21-07-10 Giornata del...Poesia sotto la Quercia

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Vanessa

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MessaggioTitolo: 21-07-10 Giornata del...Poesia sotto la Quercia   21-07-10 Giornata del...Poesia sotto la Quercia EmptyGio Lug 22, 2010 1:13 am

Alberobello (Bosco Selva)
Ore 09.30 Andrea Cramarossa: La scrittura come palcoscenico della poesia
Ore 10.30 Lino Angiuli La Poesia: viaggio dentro la Parola
Ore 14.00 Enzo Mansueto La Poesia del Terzo Millennio
Ore 15.00 Vittorino Curci: Musica e Poesia

Il “Qui ed Ora”

È arrivato finalmente anche il momento di dar libero sfogo alla poesia, a quella “cugina”, quella compagna inseparabile della musica. La giornata si è svolta in una location spettacolare non a caso: è stato il Bosco Selva di Alberobello ad accoglierci all’ombra dei suoi alberi. Siamo salpati per il viaggio dei viaggi, il viaggio attraverso la parola, nella poesia, nell’arte. Non semplicemente a contatto con la natura, ma diventando la natura stessa, scuotendo le fronde degli alberi con venti di parole e colorando i fiori con gli arcobaleni di parole. Come il più bravo dei capitano Andrea Cramarossa ci ha guidati nel nostro viaggio, privi di bussola o di cartina, ma con la stiva piena di sensazioni! Andrea, attore professionista e poeta, ha esordito con una domanda: cos’è che ci stanno togliendo? I tempi che stiamo vivendo rimandano ad altri tempi, che si stanno togliendo sensazioni! Annullano nell’uomo la capacità di percepire qualcosa osservando un quadro, un paesaggio o semplicemente davanti al sorriso di un amico. Lo scorrere troppo veloce del tempo ci porta a perdere il controllo di una parte di noi.. Ed è qui che gioca un ruolo importante la natura, per aiutarci a mantenere una scrittura genuina e non dei prototipi, dettati dalla moda. E ci aiuta a trovare una propria dimensione temporale, il Qui ed Ora: in quel momento, in quel determinato istante tu ci sei, senti dentro di te davvero di essere presente e di far parte di questo mondo, essere con lui un tutt’uno. Sono le relazioni e la qualità di essere il fiore all’occhiello di uno scrittore. Seguendo la corrente fredda di questi pensieri proseguiamo il viaggio con il poeta Lino Angiuli. Si presenta a noi in una maniera singolare… in silenzio: per alcuni secondi e restato muto davanti a noi. Ha iniziato dicendo: “In principio era il verbo”, prima di esso il silenzio, senza il silenzio nessuna parola esisterebbe! Sono fondamentali quindi per Lino i silenzi e le pause, i vuoti! Se qualche dio poi, ha dato inizio alla vita, non è stato un caso che l’abbia fatto con delle parole, quasi per mettere ordine e dare un senso a qualcosa. Un po’ quello che ognuno di noi è chiamato a fare ogni giorno; assalito dal fiume di parole che ascolta ogni giorno rischia di perdere le sue di parole, quelle parole che ascolti per caso e che in realtà sono sempre state tue! Lino si è dimostrato un poeta forte, che si è da sempre battuto per le sue parole, e continua a farlo.
A causa della pioggia abbiamo dovuto abbandonare il bosco per rifugiarci presso un hotel nei dintorni. Qui abbiamo incontrato Enzo Mansueto (poeta, saggista, critico letterario e musicale, insegnante) e Vittorino Curci ( poeta e sassofonista) che hanno mantenuto il filo conduttore della giornata ovvero quello delle relazioni che aiutano i giovani in particolare, a formare la propria identità. Con Enzo abbiamo discusso riguardo al ruolo della poesia nel Terzo Millennio e di come ormai si stia perdendo il valore del libro in se per se, dei fogli di carta per passare ad internet, che resta comunque un valido mezzo per pubblicizzarsi o anche semplicemente pubblicare sul web senza diritti e senza alcun contratto con lo scopo di ottenere i pareri dei lettori. Non si tratta di un “tutto e subito” si tratta di avere l’autorevolezza e la consapevolezza di sé; questo va oltre ogni pubblicazione possibile. La poesia non è fatta solo di libertà, la libertà sta nella limitazione e c’è una priorità espressiva che va perseguita con anche una tecnica formale forte. A questi concetti si allaccia subito dopo Vittorino Curci che accompagna alcuni passi della sua raccolta di poesie con piccole composizioni eseguite al sax. Il suo messaggio era forse confuso o come dice lui stesso si tratta si “poesia oscura” ma allo stesso tempo chiaro, quello del ruolo della musica con il poeta. I poeti come in una melodia devono sentire il battito e le pulsazioni che gli spinge a scrivere. E il risultato di questo connubio è sec una citazione di Curci una esitazione prolungata tra senso e sogno. Per chiudere in bellezza il nostro viaggio ha lasciato a noi marinai il compito di trovare un suono, insieme alle parole di Lino e alle sensazioni di Cramarossa. Suoni, parole e sensazioni ci aiuteranno a capire la distanza delle cose e a guardarle da un altro punto di vista.
La giornata si è finita con una visita alle Grotte di Castellana, un’esperienza suggestiva e da non dimenticare, abbiamo guardato il mondo davvero dal basso, da 120 m di profondità il mondo sembra avere molte più cose da dire del caos che c’è alla luce del sole!
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