Come si scrive un racconto o un testo

Cos'è un racconto? Come si scrive un racconto? Esistono regole che tutti devono rispettare oppure ciascuno può seguire delle norme personali?
In questo forum possiamo confrontarci per rispondere a queste ed altre domande, per darci delle risposte e per costruire insieme un'idea di racconto.
Chi comincia a proporre la sua? Si facciano avanti le idee...
Feldia, il vostro tutor online

beh se dev'essere creativa, che creativa sia!!! penso che non ci debbano essere delle regole quando si scrive... ognuno può farlo a modo suo, riportando sulla carta tutto quello che pensa; unica regola: avere sempre rispetto delle persone e delle cose di cui si parla

per scrivere bisogna dare spazio ai sentimenti.Chi legge deve percepire tutte le emozioni che lo scrittore prova mentre compone.Si tratta, in fondo, di prendere la vita, esaminarla in tutti i suoi aspetti e poi trasmetterla sulla carta oppure scoprirla mentre si scrive. Niente regole niente schemi solo tanta voglia di raccontare il mondo che ci circonda

Martina, sai che c'è qualcuno nella sezione "Come si scrive una poesia" che mi sembra che la pensi proprio come te? Potresti provare ad entrare anche in quel forum per confrontarti a riguardo...

Io, intanto, ho una domanda: in che senso prendi il mondo e lo descrivi? Cioè, voglio dire che il mondo ha milioni, miliardi di aspetti. Li puoi descrivere tutti? Se si come fai? Se no, cosa scegli di quel mondo mettendolo su carta?

Martina Bonotto ha scritto:

per scrivere bisogna dare spazio ai sentimenti.Chi legge deve percepire tutte le emozioni che lo scrittore prova mentre compone.Si tratta, in fondo, di prendere la vita, esaminarla in tutti i suoi aspetti e poi trasmetterla sulla carta oppure scoprirla mentre si scrive. Niente regole niente schemi solo tanta voglia di raccontare il mondo che ci circonda

Sono perfettamente d'accordo con te Inoltre vorrei aggiungere che, almeno per me, scrivere è trasmettere le esperienze visute, tutti i pensieri e magari far riflettere chi legge. Credo che uno scrittore innanzi tutto esamini e trasmetti la propria vita cercando di traportare i lettori nel suo stesso stato mentale.

Concordo con tutto quello che è stato detto sopra!
Le uniche regole da seguire per scrivere un racconto sono quelle grammaticali!
Per questo non vado molto d'accordo con le poesie, che dovrebbero seguire lo schema delle sillabe e delle rime. Apprezzo di più le poesie a rime libere o comunque non troppo forzate.
Nel racconto le regole ci sono, è vero...non è che non sono seguite, semplicemente vengono un pò messe in pratica senza saperlo!
O almeno per quello che ci hanno insegnato a scuola sul testo narrativo...
Per scrivere un racconto bisogna semplicemente lasciarsi dominare dalle emozioni e metterle su carta..
magari, se si vuole, poi si rilegge per modificare un pò la forma!

Come si scrive un racconto? Beh, credo che per scrivere un racconto non ci siano regole particolari, l'importante è scrivere quello che si prova, quello che dentro si sente; ci sono racconti autobiografici ed altri di pura fantasia, ma comunque sia, si scrive per trasmettere delle emozioni ad ogni ipotetico lettore; penso che, nel momento in cui si auto-impongono delle regole da seguire, non si tratti più di un racconto, ma di una costruzione "forzata"...la scrittura è bella, perchè è libera, vola sopra ogni pregiudizio e falsità...
(ovviamente sempre rispettando le regole del buon senso)

Vittorio

Ha ragione Vittorio, la scrittura forzata non è affatto bella ma le regole servono soprattutto a me visto che scrivo decisamente troppo di getto e mi ritrovo con i verbi tutti sballati; magari scrivo al presente in cima e in fondo è tutto al passato in qualunque caso per me scrivere è un modo per esprimere le emozioni che non riesco a dire a voce.
Nash

Beh, non è una vera e propria regola...anche nel parlato dovremmo far attenzione ai verbi che usiamo! diciamo che è questioe di coerenza =P in ogni caso, come ho detto su le regole grammaticali dovrebbero essere le uniche da seguire, in un racconto...

Vittorio ha scritto:

Come si scrive un racconto? Beh, credo che per scrivere un racconto non ci siano regole particolari, l'importante è scrivere quello che si prova, quello che dentro si sente; ci sono racconti autobiografici ed altri di pura fantasia, ma comunque sia, si scrive per trasmettere delle emozioni ad ogni ipotetico lettore; penso che, nel momento in cui si auto-impongono delle regole da seguire, non si tratti più di un racconto, ma di una costruzione "forzata"...la scrittura è bella, perchè è libera, vola sopra ogni pregiudizio e falsità...
(ovviamente sempre rispettando le regole del buon senso)

Vittorio

Vittorio ti chiedo proprio a quali regole ti riferisci quando parli di buon senso. Avete detto che le regole grammaticali vanno rispettate e... proviamo a definire cos'è il buon senso?

Nashira ha scritto:

Ha ragione Vittorio, la scrittura forzata non è affatto bella ma le regole servono soprattutto a me visto che scrivo decisamente troppo di getto e mi ritrovo con i verbi tutti sballati; magari scrivo al presente in cima e in fondo è tutto al passato in qualunque caso per me scrivere è un modo per esprimere le emozioni che non riesco a dire a voce.
Nash

Quindi anche la consecutio temporum (sapete cos'è?) va rispettata. E sono due: regole grammaticali e rispetto dei tempi. Cos'altro? Da quello che scrivete sembra che gli scritti "a forza" debbano essere sempre un obbrobrio. E' così? Non vi viene in mente, per esempio, un tema assegnato a scuola che, durante la vostra carriera scolastica vi ha resi partcolarmente fieri?

Citazione :

Quindi anche la consecutio temporum (sapete cos'è?) va rispettata. E sono due: regole grammaticali e rispetto dei tempi. Cos'altro? Da quello che scrivete sembra che gli scritti "a forza" debbano essere sempre un obbrobrio. E' così? Non vi viene in mente, per esempio, un tema assegnato a scuola che, durante la vostra carriera scolastica vi ha resi partcolarmente fieri?

La consecutio temporum dovrebbero essere le consuetudini in voga e che possono essere rispettate anche se non stanno scritte da nessuna parte; oh sì un tema particolarmente lungo in 2° media dovevo inserire la parte iniziale e finale quella nel mezzo c'era di già.

si ce ne sono, ma anche il contrario.
La scuola giudica ed è giusto che faccia cosi, ma un professore non può mettere il voto sul cuore che hai messo in un compito.
Nella scuola è importante anche il risultato e soprattutto per l'italiano questo dipende tantissimo se il tema piace all'insegnante o no, non è e non può essere una correzione oggettiva.

Martina Bonotto ha scritto:

si ce ne sono, ma anche il contrario.
La scuola giudica ed è giusto che faccia cosi, ma un professore non può mettere il voto sul cuore che hai messo in un compito.
Nella scuola è importante anche il risultato e soprattutto per l'italiano questo dipende tantissimo se il tema piace all'insegnante o no, non è e non può essere una correzione oggettiva.

Concordo pienamente. Ma per esempio la mia professoressa di italiano ha detto che ovviamente lei corregge i compiti per renderli leggibili e non fa caso magari allo stile personale di un alunno..mi sembra un pò strano. E poi aggiungo che i temi a scuola vengono considerati spesso un obbligo da noi studenti e forse non ci esprimiamo come vogliamo o sono temi che non ci ispirano affatto, considerati noiosi.

A me invece piace un sacco scrivere a scuola, forse perché per conto mio lo faccio molto raramente. Sono abbastanza fissata/patita di grammatica, che studiando le lingue e insieme alle parole è importantissima. per quanto riguarda le parole, un po' come diceva Parvis in un altro topic, mi affascinano. Scrivendo cerco per ore l'ispirazione, poi comincio ascrivere una riga, sperando che quelle seguenti vengano un po'da sè e alla fine spesso è un'accozzaglia di periodi che se mi soddisfa lascio tale, sennò provo a unirli, modificarli, usando i termini più ricercat, specifici, interessanti e spesso divertenti che possa trovare.

Irene Aurora ha scritto:

A me invece piace un sacco scrivere a scuola, forse perché per conto mio lo faccio molto raramente. Sono abbastanza fissata/patita di grammatica, che studiando le lingue e insieme alle parole è importantissima. per quanto riguarda le parole, un po' come diceva Parvis in un altro topic, mi affascinano. Scrivendo cerco per ore l'ispirazione, poi comincio ascrivere una riga, sperando che quelle seguenti vengano un po'da sè e alla fine spesso è un'accozzaglia di periodi che se mi soddisfa lascio tale, sennò provo a unirli, modificarli, usando i termini più ricercat, specifici, interessanti e spesso divertenti che possa trovare.

Dai scherzi?? lo faccio anche io ho paura di essere ripetitiva quindi cerco un qualunque vocabolo migliore e anche io scrivo mezza riga poi rimango a fissare il foglio come se si scrivesse da solo

A me prende l'ansia come sempre, ma non so perchè, prima non mi succedeva!

Oh, ma le ripetizioni spesso sono belle! e' che proprio ci si diverte!
sì.. la nostra prof ci dà 3 ore in un giorno (una la ruba sempre a quella di filosofia) più un'ulteriore teoricamente per la ricopiature. Poi i primi 40 minuti penso, ma sul serio! e poi dopo essermi messa a mia agio magari provo a iniziare. considerato che ormai da qualche anno non mi concedo piu di fare sia la bella sia la brutta copia

Nashira ha scritto:

Irene Aurora ha scritto:

A me invece piace un sacco scrivere a scuola, forse perché per conto mio lo faccio molto raramente. Sono abbastanza fissata/patita di grammatica, che studiando le lingue e insieme alle parole è importantissima. per quanto riguarda le parole, un po' come diceva Parvis in un altro topic, mi affascinano. Scrivendo cerco per ore l'ispirazione, poi comincio ascrivere una riga, sperando che quelle seguenti vengano un po'da sè e alla fine spesso è un'accozzaglia di periodi che se mi soddisfa lascio tale, sennò provo a unirli, modificarli, usando i termini più ricercat, specifici, interessanti e spesso divertenti che possa trovare.

Dai scherzi?? lo faccio anche io ho paura di essere ripetitiva quindi cerco un qualunque vocabolo migliore e anche io scrivo mezza riga poi rimango a fissare il foglio come se si scrivesse da solo

vi capisco perfettamente! Ogni volta che rileggo modifico SEMPRE qualcosa, anche se è una virgola, non sono mai contenta! per questo evito di rileggere più volte, altrimenti non finirei mai!!

Fabrizia ha scritto:

A me prende l'ansia come sempre, ma non so perchè, prima non mi succedeva!

Crescendo miglioriamo e scopriamo che ci sono più modo per dire una cosa credo sia per questo che prende l'ansia da scrittura ^^ io scrivo la brutta solo nei compiti in classe ne gli esercizi da fare a casa non perdo così tanto tempo.

Nashira ha scritto:

io scrivo la brutta solo nei compiti in classe ne gli esercizi da fare a casa non perdo così tanto tempo.

io i compiti a casa li scrivo su word, così risolvo il problema! Fortuna che ho una professoressa che me lo permette!

Black ★ Star ha scritto:

Nashira ha scritto:

io scrivo la brutta solo nei compiti in classe ne gli esercizi da fare a casa non perdo così tanto tempo.

io i compiti a casa li scrivo su word, così risolvo il problema! Fortuna che ho una professoressa che me lo permette!

La nostra prof di italiano è antica e non le piace che scriviamo con word preferirebbe tutto a mano ma spesso le cose sono lunghissime... uffi

buona sera a tutti,
leggendo questa discussione ho trovato molti punti in comune con più persone , come ad esempio con Black Star, la quale diceva di avere una certa debolezza per le continue modifiche che le vengono in mente ogni qual volta rilegga il suo testo ( anche io ho la stessa grave patologia).la mia brutta copia infatti è una cartina geografica...grazie a Dio posso utilizzare il computer che mi permette di correggere più velocemente. tuttavia, mi ha molto incuriosita Nashira quando ha parlato della sua "ansia da scrittura". onestamente, la scrittura è sempre stata per me l'unica arma contro l'ansia. se scrivi per te e perchè ne hai bisogno l'ansia sparisce... siete solo tu e un foglio bianco. cosa vuoi di più rilassante e rassicurante di una storia che puoi scrivere TU dall'inizio?......buona notte a tutti

Danila ha scritto:

buona sera a tutti,
leggendo questa discussione ho trovato molti punti in comune con più persone , come ad esempio con Black Star, la quale diceva di avere una certa debolezza per le continue modifiche che le vengono in mente ogni qual volta rilegga il suo testo ( anche io ho la stessa grave patologia).la mia brutta copia infatti è una cartina geografica...grazie a Dio posso utilizzare il computer che mi permette di correggere più velocemente. tuttavia, mi ha molto incuriosita Nashira quando ha parlato della sua "ansia da scrittura". onestamente, la scrittura è sempre stata per me l'unica arma contro l'ansia. se scrivi per te e perchè ne hai bisogno l'ansia sparisce... siete solo tu e un foglio bianco. cosa vuoi di più rilassante e rassicurante di una storia che puoi scrivere TU dall'inizio?......buona notte a tutti

devo dire che questa tua riflessione mi ha colpito davvero tanto..(ho letto nell'altro post che hai 17 anni, ma devo dire che da come scrivi ti avrei dato qualche anno in più! Sembri molto matura, devo dire!) ci ho pensato su e la penso allo stesso tuo modo. Penso che a tutti sia capitato, almeno una volta, di voler cambiare qualcosa, o tornare indietro, o fare qualcosa che per determinati motivi non può fare, essere in un certo modo...ma alla fine ci sono cose della vita che non puoi scegliere. la scrittura è diversa dalla vita, è libertà...sei tu il "capo"; può essere un modo per sfogare la rabbia o la delusione, un modo per sognare viaggi che puoi fare solo attraverso la fantasia...ogni storia ha un pò di te, anche se non c'entra niente con te, e quando scrivi ti senti bene. A me è capitato di essermi messa davanti al pc in condizioni normali e non aver scritto niente, ma di aver scritto parecchie pagine anche se malata, semplicemente perchè mi andava. Certo, c'erano tanti di quegli errori di battitura che non vi dico, ma confesso che dopo mi sono anche sentita un pò meglio =)

mi piace sapere che la scrittura è anche per altri una vera e propria medicina.
ho passato momenti difficili, soprattutto di carattere sentimentale, non sei l'unica romanticona sai...anche io ho avuto una storia lunga 5 anni e forse anche io avevo il tuo sogno. Ma è stata anche la storia che mi ha fatto più male e che più di ogni altra cosa mi ha fatto rifugiare nella scrittura. sai ho scritto un intero libro di lettere "mai inviate" a volte lo rileggo e ci ritrovo tutto il dolore di quei giorni. io scrivo soprattutto quando sto male, perchè mettere nero su bianco mi fa accettare cose che non vorrei neanche pensare, mi da l'opportunità di scrivere un nome strappare il foglio provando il sollievo illusorio e passeggero del momento...la scrittura è stata sempre la mia sorella silenziosa. nn mi criticava mai e mi dava sempre l'opportunità di ritrovare me stessa e ricominciare. forse mi ha illusa ... ma di qst la ringrazio...se fuori piove, datemi una penna e almeno qui dentro di me tornerà il sole.