Come si scrive un racconto o un testo

Sono pienamente d'accordo con voi!! Personalmente non cerco di scrivere per gli altri per un pubblico che sia la prof o come in qst caso un concorso, io scrivo solo per me,per liberarmi appunto, per sfogarmi. C'è chi ha la musica, chi la danza, chi urla o prende a pugni un cuscino.. io qnd sono felice o triste, quando non riesco a contenere le emozioni le butto giù così, di getto senza pensare alla grammatica... mi ci vedo un pò stretta a scrivere per un concorso, ma la vedo come una sfida, per migliorarmi!

In previsione dell'arrivo di nuovi componenti in questa famiglia-forum, vorrei scrivere una sintesi di quanto è stato detto in questa discussione.

Inizialmente abbiamo provato a rispondere alle domande "Cos'è un racconto?" e "Quali regole bisogna seguire per scriverlo?" ed è emerso che la qualità più importante è la creatività attraverso la descrizione di esperienze vissute, in modo da poter trasmettere al meglio le nostre emozioni e i nostri sentimenti al lettore.
- Le regole che bisogna seguire sono naturalmente quelle grammaticali, senza tralasciare la coerenza del testo per una migliore comprensione del lettore.
- La discussione si è poi concentrata, come anche in altri topic, sul giudizio oggettivo o soggettivo da dare a un lavoro. Siete in grado di separare questi due giudizi? O preferite l'uno piuttosto che l'altro?
- La scrittura in generale ci porta a "urlare al mondo" i nostri stati d'animo e liberarci dal peso di un'ansia insistente. Quest'ansia però per alcuni può ripresentarsi nel momento del tema in classe, per altri invece la scrittura è in ogni momento "liberazione". A voi succede?

La precedente sintesi fatta da Feldia sottolineava delle questioni rimaste aperte che ora vorrei proporre ai nuovi arrivati:
- Preferite scrivere al computer o sentire la penna silenziosa che scorre sulla carta?
- In quale luogo vi abbandonate facilmente alla scrittura? Nella vostra camera o siete presi dall'ispirazione nei luoghi più impensabili?
- Scriviamo in particolari stati d'animo: alcuni ammettono che è la malinconia il momento di maggiore riflessione e produzione, mentre altri al contrario scrivono nei momenti di felicità. Voi cosa ne pensate?
- Scriviamo lungo il filo di un'ispirazione sfuggente e rileggendo ciò che abbiamo prodotto ci accorgiamo di dover modificare il testo più di una volta. E voi? Vi sentite abbastanza sicuri di quello che avete scritto o avete bisogno di affettuare un assiduo "labor lime"?

A me sono sorti dei dubbi sulla questione del tempo, personalmente ho scritto il racconto al presente ma sono un pò titubante, nel senso che volevo prendermi la briga di stravolgere tutto e di variare la narrazione al passato...Ma poi ci ho ripensato perchè comporterebbe diverse variazioni di struttura ed un sacco di grattacapi che preferirei evitare...
Secondo voi un racconto breve va scritto al passato o al presente, in prima o in terza persona?

Bardamu ha scritto:

A me sono sorti dei dubbi sulla questione del tempo, personalmente ho scritto il racconto al presente ma sono un pò titubante, nel senso che volevo prendermi la briga di stravolgere tutto e di variare la narrazione al passato...Ma poi ci ho ripensato perchè comporterebbe diverse variazioni di struttura ed un sacco di grattacapi che preferirei evitare...
Secondo voi un racconto breve va scritto al passato o al presente, in prima o in terza persona?

Sinceramente io sto scrivendo un racconto con il passato e il presente, cioè mi spiego ovviamente è comprensibile...vabbè non voglio svelare niente^^. comunque credo che si possa passare da un tempo ad un altro, ma tieni conto sempre delle regole grammaticali e soprattutto della coerenza. Magari prova a farlo leggere a qualcuno per vedere se capisce! E poi dipende da come vuoi far sentire il lettore, se magari vuoi farlo entrare nella psicologia del personaggio puoi utilizzare la prima persona altrimenti la terza persona.

Io ho addirittura letto un racconto in seconda persona, bellissimo. Dipende tutto da come vuoi far sentire il lettore, da come vuoi farlo partecipare alla storia, etc.

windowlicker ha scritto:

Io ho addirittura letto un racconto in seconda persona, bellissimo. Dipende tutto da come vuoi far sentire il lettore, da come vuoi farlo partecipare alla storia, etc.

Anche io a volte uso la seconda persona.
Ma in realtà vario spesso, anche senza 'avvertire', perché il mio divertimento preferito è disorientare il lettore fino a fargli odiare il racconto. =D

A me piace molto descrivere il paesaggio, le emozioni dei protagonisti, ciò che vedono e pensano... Poi ho scoperto che dilungandomi troppo nelle descrizioni rendevo il mio racconto un soporifero XDDDDD
Perciò nella mia ultima narrazione ho mescolato avvenimenti del passato con avvenimenti del futuro, collegandoli tra di loro attraverso un intreccio di situazioni molto coinvolgenti.

Monique ha scritto:

A me piace molto descrivere il paesaggio, le emozioni dei protagonisti, ciò che vedono e pensano... Poi ho scoperto che dilungandomi troppo nelle descrizioni rendevo il mio racconto un soporifero XDDDDD
Perciò nella mia ultima narrazione ho mescolato avvenimenti del passato con avvenimenti del futuro, collegandoli tra di loro attraverso un intreccio di situazioni molto coinvolgenti.

Mi piacciono le storie con intrecci!!

Monique ha scritto:

A me piace molto descrivere il paesaggio, le emozioni dei protagonisti, ciò che vedono e pensano... Poi ho scoperto che dilungandomi troppo nelle descrizioni rendevo il mio racconto un soporifero XDDDDD
Perciò nella mia ultima narrazione ho mescolato avvenimenti del passato con avvenimenti del futuro, collegandoli tra di loro attraverso un intreccio di situazioni molto coinvolgenti.

wow...solitamente quando scrivo racconti anche io mi dilungo tantissimo sulle descrizioni xD
O.O il tuo racconto sarà davvero fantastico!

alkx ha scritto:

windowlicker ha scritto:

Io ho addirittura letto un racconto in seconda persona, bellissimo. Dipende tutto da come vuoi far sentire il lettore, da come vuoi farlo partecipare alla storia, etc.

Anche io a volte uso la seconda persona.
Ma in realtà vario spesso, anche senza 'avvertire', perché il mio divertimento preferito è disorientare il lettore fino a fargli odiare il racconto. =D

Uh, io in seconda persona non scrivo praticamente mai xD uso quasi sempre la terza, perchè mi piace dare spazio ai sentimenti di tutti i personaggi...la prima persona l'ho usata rarissime volte, proprio per incentrarmi meglio sul protagonista, ma quelle storie sono molto corte XD la seconda persona non la uso perchè, secondo me, è un pò forzata sia per un solo personaggio sia per tutti gli altri...non so, la vedo così xD
per il fatto delle descrizioni...amo soffermarmi sui personaggi, e non mi soffermo molto sulla descrizione...nessun motivo in particolare, semplicemente anche nella realtà non faccio quasi mai caso ai dettagli di un paseggio o di quello che mi sta attorno...troppo con la testa tra le nuvole per accorgermene! spesso non ho idea di come siano vestite le persone con cui sto parlando, dato che li guardo sempre negli occhi e me ne frego del resto xD
la storia per il concorso mi sta davvero facendo faticare, dato che per farla come vorrei avrei bisogno di molto più spazio...ci riuscirò? staremo a vedere xD

La precedente sintesi fatta da Feldia sottolineava delle questioni rimaste aperte che ora vorrei proporre ai nuovi arrivati:
- Preferite scrivere al computer o sentire la penna silenziosa che scorre sulla carta?
- In quale luogo vi abbandonate facilmente alla scrittura? Nella vostra camera o siete presi dall'ispirazione nei luoghi più impensabili?
- Scriviamo in particolari stati d'animo: alcuni ammettono che è la malinconia il momento di maggiore riflessione e produzione, mentre altri al contrario scrivono nei momenti di felicità. Voi cosa ne pensate?
- Scriviamo lungo il filo di un'ispirazione sfuggente e rileggendo ciò che abbiamo prodotto ci accorgiamo di dover modificare il testo più di una volta. E voi? Vi sentite abbastanza sicuri di quello che avete scritto o avete bisogno di affettuare un assiduo "labor lime"?[/quote]

vorrei rispondere a queste domande... allora...
-io preferisco scrivere al computer, anche perchè cancello e corrego almeno 100 volte quello che ho scritto.
-mentre faccio altre cose mi viene in mente una possibile storia o una frase da scrivere, a volte anche mentre sto per addormentarmi... allora prendo il cellulare e me l'appunto alla sezione note che è stracolma di piccoli appunti...
-mmm...nn saprei... cmq io adoro scrivere con la musica classica in sottofondo... mi ispira molto...
-come ho già detto prima rileggo e ricoreggo 100 volte quello che ho scritto...

voi invece??

vivo di insicurezza continua...ho appallottolato l'abstract decine di volte fino a trovare la forma "ideale"...non parliamo quindi del lavoro prodotto!

Socrates ha scritto:

vivo di insicurezza continua...ho appallottolato l'abstract decine di volte fino a trovare la forma "ideale"...non parliamo quindi del lavoro prodotto!

Almeno voi Vi preoccupate solo per l'abstact! Io sono ancora in alto mare con il racconto

-Mi piace scrivere sulla carta, perché il rumore dei fogli alimenta la mia fantasia
-Di solito scrivo meglio quando ho una forte tristezza o una forte passione positiva, forse perché tendo a convogliare le mie emozioni sul mio lavoro
-Mi ritrovo ancora oggi a modificare dei racconti che ho scritto anni fa! Pensate voi !XD

Senza accorgermene sono arrivata alla fine della discussione! devo dire che tutti i vostri messaggi mi hanno colpito molto. ammetto di non essermi mai soffermata molto a lungo su cosa sia la scrittura per me: credo sia un modo per esprimere un sentimento, in particolare se l'ho vissuto in prima persona. è per questo che mi sento particoalrmente ispirata quando sono triste o malinconica (forse perchè lo sono stata in passato, e lo sono tuttora, a volte!).
L'ispirazione mi viene nei momenti più impensati; purtroppo - e questo è un mio difetto! - sono troppo pigra per prenderne nota subito, e spero di ricordarmene quando mi siedo davanti al monitor (cosa che puntualmente non accade!).
per quanto riguarda la questione compu/foglio, mi schiero dalla parte del computer! Le mie minute (termine tecnico per brutte, imparato dal mio ganzissimo prof!) sono brutte nel vero senso della parola: pezzi cancellati, asterischi con pezzi aggiunti da ogni parte e chi più ne ha più ne metta! Il computer mi aiuta a risolvere questo problema!
luoghi in cui scrivo? preferisco essere da sola. odio che qualcuno possa sbirciare ciò che sto scrivendo. l'unica mia compagna di scrittura è la musica, che mi aiuta a tirar fuori le emozioni più intime.
giunta a questo punto, non vedo l'ora di leggere i vostri racconti!!

silviasmile ha scritto:

Secondo me, per scrivere bisogna semplicemente avere dei sentimenti da sfogare in qualche modo

Hmmm, non saprei...in fondo se ci pensi tutti hanno sentimenti da sfogare, e quindi se fosse come dici tu tutti sarebbero scrittori. Invece ce ne sono tanti altri di modi per esprimersi. Sarà che sono una specie di fan sfegatata dell'estetismo, ma secondo me la scrittura (e l'arte in generale) è semplicemente il modo di chi ama le cose belle.

è sbagliato dire che per scrivere basta avere sentimenti a sfogare, semplicemente perchè ci sono altri modi per sfogarsi altrimenti come dice alkx saremmo tutti scrittori.
Definire arte semplicemente il modo di chi ama le cose belle è riduttivo comunque. Non si può ridurre l'arte a una cosa così perchè mediante l'arte passano anche i messaggi più forti che nella maggior parte dei casi non sono belli per niente.
Si cimenta nell'arte anche chi è cosciente delle cose brutte e non solo chi ama le cose belle, o anche chi vuole insegnare qualcosa e tante ma tante altre cose.
L'arte non ha paraocchi e non è tutta rose e fiori.

Andrew Lloyd Webber ha scritto:

è sbagliato dire che per scrivere basta avere sentimenti a sfogare, semplicemente perchè ci sono altri modi per sfogarsi altrimenti come dice alkx saremmo tutti scrittori.
Definire arte semplicemente il modo di chi ama le cose belle è riduttivo comunque. Non si può ridurre l'arte a una cosa così perchè mediante l'arte passano anche i messaggi più forti che nella maggior parte dei casi non sono belli per niente.
Si cimenta nell'arte anche chi è cosciente delle cose brutte e non solo chi ama le cose belle, o anche chi vuole insegnare qualcosa e tante ma tante altre cose.
L'arte non ha paraocchi e non è tutta rose e fiori.

Di chi era quella citazione...? L'arte non è per tutti, se è per tutti non è arte xD L'ho letta qui nel forum o sbaglio?? Mi pare che qualcuno l'abbia scritto in un post o ce l'abbia in firma ò_ò (si, la mia memoria è ASSURDA. non ha una logica!)

Volevo scriverla io ma alla fine nn l'ho fatto XD... nn so cmq...

Black ★ Star ha scritto:

Andrew Lloyd Webber ha scritto:

è sbagliato dire che per scrivere basta avere sentimenti a sfogare, semplicemente perchè ci sono altri modi per sfogarsi altrimenti come dice alkx saremmo tutti scrittori.
Definire arte semplicemente il modo di chi ama le cose belle è riduttivo comunque. Non si può ridurre l'arte a una cosa così perchè mediante l'arte passano anche i messaggi più forti che nella maggior parte dei casi non sono belli per niente.
Si cimenta nell'arte anche chi è cosciente delle cose brutte e non solo chi ama le cose belle, o anche chi vuole insegnare qualcosa e tante ma tante altre cose.
L'arte non ha paraocchi e non è tutta rose e fiori.

Di chi era quella citazione...? L'arte non è per tutti, se è per tutti non è arte xD L'ho letta qui nel forum o sbaglio?? Mi pare che qualcuno l'abbia scritto in un post o ce l'abbia in firma ò_ò (si, la mia memoria è ASSURDA. non ha una logica!)

si concordo, ognuno è artista a modo suo...ma i veri artisti si vedono subito!

Per l'arte bisogna avere innanzitutto qualcosa da dire e la voglia di mettersi in mostra, perché ogni artista (chi più chi meno) è vanesio. Dopo aver scelto il mezzo con cui canalizzare l'espressione dei propri sentimenti ci vuole anche un pò di tecnica, altrimenti viene fuori solo arte naif, che dopo un pò stucca secondo me.

alkx ha scritto:

silviasmile ha scritto:

Secondo me, per scrivere bisogna semplicemente avere dei sentimenti da sfogare in qualche modo

Hmmm, non saprei...in fondo se ci pensi tutti hanno sentimenti da sfogare, e quindi se fosse come dici tu tutti sarebbero scrittori. Invece ce ne sono tanti altri di modi per esprimersi.

secondo me la frase di silviasmile ha una sua verità: alcuni possono sfogarsi scrivendo, mentre altri lo fanno suonando, correndo, disegnando...

secondo me l'arte fa parte di ognuno di noi.... tutti sappiamo essere creativi....scrivendo dipingendo cantando.....essere artistici non vuol dire seguire dei semplici canoni dettati da qualcun altro....

è ovvio che tutti possono essere artisti. Ma dire che per scrivere basta avere qualcosa da sfogare è una fesseria. Visto che di scrittura si sta parlando